Sportello Energetico Virtuale
ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Programma Operativo Interregionale - Energie rinnovabili e risparmio energetico
Strumenti di finanziamento

In questa sezione viene offerta una panoramica sulle modalità di realizzazione finanziaria degli interventi di EE. Le puntuali opportunità sono linkate di seguito.

Sono diverse le soluzioni che il Comune può utilizzare, e in un contesto di depauperamento delle risorse e di effettivo ridimensionamento della spesa, occorre valutare caso per caso quali meccanismi utilizzare, spesso bilanciandone più di uno, da finanziamenti in conto capitale o in conto interesse ad esempio su fondi strutturali, al PPP partenariato pubblico privato.


Alla luce delle ridotte capacità di investimento delle P. A, sarebbe consigliabile innanzitutto impostare la realizzazione degli interventi seguendo logiche di scala. La progettazione, la realizzazione e la gestione delle fasi esecutive potrebbero essere infatti tanto più integrate e standardizzate (con conseguenti risparmi economici) tra più edifici, quanto più questi possono essere assimilabili per fattori quali:

  • vicinanza territoriale;
  • destinazione d'uso;
  • tipologia e caratteristiche degli interventi di efficientamento proposti;
  • tipologia ed età di strutture e impianti;
  • modalità di finanziamento degli interventi proposti;

Una volta individuate e attuate eventuali sinergie tra più interventi, si passerà quindi a scegliere la forma di finanziamento ottimale caso per caso. Come mostrato nella seguente figura, le fonti di finanziamento perseguibili si suddividono in due macrocategorie:

  • Fondi di scopo pubblici, costituiti attraverso il reperimento di risorse pubbliche provenienti da fiscalità, obbligazioni comunali e regionali, concessioni di servizi, ecc..
  • Finanziamento di terze parti (FTT), costituite da capitali privati, sempre più utilizzate in questi ultimi anni.

Figura 1 - Fonti di finanziamento pubbliche e private a sostegno dell' esecuzione di interventi di efficientamento energetico

 

Nei paragrafi seguenti sono illustrate le caratteristiche principali di ognuno di essi.

Fondi di scopo pubblici

Incentivi Fiscali

INCENTIVI FISCALI
DEFINIZIONE L'agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall'Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall'Ires (Imposta sul reddito delle società) ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
CARATTERISTICHE Le detrazioni, da ripartire in rate annuali di pari importo, sono riconosciute nelle seguenti misure:
  • 65% delle spese sostenute per interventi sulle singole unità immobiliari dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 (30 giugno 2014, se l'intervento è effettuato sulle parti comuni degli edifici condominiali, o se riguarda tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio).
  • Dal 1° gennaio 2014 l'agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie.
APPLICABILITÀ
  • Interventi di riqualificazione energetica (massimo 100.000 € di detrazione):
    qualsiasi intervento, che incida sulla prestazione energetica dell'edificio realizzando la maggior efficienza energetica richiesta dalla norma;
  • Interventi sugli involucri degli edifici (max. 60.000 € di detraz.):
    Interventi su coperture, pavimenti, pareti, serramenti, infissi ecc... che rispettano i requisiti di trasmittanza U (dispersione di calore) previsti dalla norma;
  • Installazione di pannelli solari (massimo 60.000 € di detrazione):
    Per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (massimo 30.000 € di detrazione):
    Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza, impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
APPROFONDIMENTI
  • La detrazione non è cumulabile con eventuali incentivi riconosciuti dalla Comunità Europea, dalle Regioni o dagli enti locali.
  • Le spese per le quali è possibile fruire della detrazione comprendono sia i costi per i lavori edili connessi con l'intervento di risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni professionali necessarie per realizzare gli interventi e acquisire la certificazione energetica richiesta.
 

Sconti Tariffe

SCONTI TARIFFE
DEFINIZIONE Il DM 6 luglio 2012 stabilisce le nuove modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili, diverse da quella solare fotovoltaica, con potenza non inferiore a 1 kW. Metodologia utilizzata in tutto il mondo, anche in Italia, assicura un prezzo di vendita garantito pagato dalle imprese di produzione e distribuzione per un determinato periodo di tempo e la destinano alla rete.
CARATTERISTICHE Le detrazioni, da ripartire in rate annuali di pari importo, sono riconosciute nelle seguenti misure:
  • Gli incentivi sono riconosciuti sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete dall'impianto. L'energia elettrica autoconsumata non ha pertanto accesso agli incentivi.
  • Sono previsti due distinti meccanismi incentivanti individuati sulla base della potenza, e variano a seconda della fonte rinnovabile e della tipologia dell'impianto.
APPLICABILITÀ Gli incentivi previsti dal Decreto si applicano agli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di intervento di potenziamento o di rifacimento, che entrano in esercizio dal 1°gennaio 2013.
Le tariffe si riducono del 2% per ciascuno degli anni successivi fino al 2015, fatte salve le eccezioni previste nel caso di mancato raggiungimento dell'80% della potenza del contingente annuo previsto per i registri e per le aste.
APPROFONDIMENTI Il Decreto definisce quattro diverse modalità di accesso agli incentivi, a seconda della potenza dell'impianto e della categoria di intervento:
  • Accesso diretto, nel caso di interventi di nuova costruzione, integrale ricostruzione, riattivazione o potenziamento con potenza non superiore ad un determinato limite, per determinate tipologie di fonte o specifiche casistiche;
  • Iscrizione a Registri, in posizione tale da rientrare nei contingenti annui di potenza incentivabili, nel caso di interventi su impianti di potenza superiore a quella massima ammessa per l'accesso diretto agli incentivi e non superiore al valore di soglia oltre il quale è prevista la partecipazione a procedure di Aste competitive al ribasso.
  • Iscrizione a Registri per gli interventi di rifacimento, in posizione tale da rientrare nei relativi contingenti annui di potenza incentivabile (art.17 comma 1), nel caso di rifacimenti di impianti la cui potenza successiva all'intervento è superiore a quella massima ammessa per l'accesso diretto.
  • Aggiudicazione degli incentivi partecipando a procedure competitive di Aste al ribasso, gestite dal GSE esclusivamente per via telematica, nel caso di interventi di nuova costruzione, ricostruzione, riattivazione o potenziamento con potenza superiore a un determinato valore di soglia (10 MW per gli impianti idroelettrici, 20 MW per gli impianti geotermoelettrici e 5MW per gli altri impianti a fonti rinnovabili).
 

Fondi di garanzia

FONDI DI GARANZIA
DEFINIZIONE Il fondo di garanzia è uno strumento finanziario che agevola l'accesso al credito. Il fondo interviene emettendo garanzia a favore dei richiedenti per consentire loro l'accesso al finanziamento esterno, a fronte di una commissione che copra i rischi e i costi amministrativi e di gestione.
CARATTERISTICHE A differenza dei prestiti agevolati, concessi a tassi inferiori alla media di mercato, che prevedono periodi di preammortamento e la richiesta di garanzie reali, e dei contributi a fondo perduto, per i quali non è prevista la restituzione del capitale o della quota interessi, i fondi di garanzia non concedono contributo in denaro, bensì offrono una agevolazione sotto forma di garanzia in quanto fanno da garante alla banca che concede il finanziamento al beneficiario, nel caso di mancata restituzione del capitale.
I fondi di garanzia possono essere gestiti dall'Unione europea oppure, a livello nazionale, dallo Stato o dalle singole Regioni.
APPLICABILITÀ Non sono previste limitazioni di carattere generale, si consiglia di consultare direttamente i regolamenti dei Fondi interessati e i soggetti finanziatori.
APPROFONDIMENTI Vantaggi dei fondi di garanzia:
  • per la P.A., la possibilità di accesso facilitato al finanziamento o la disponibilità di migliori condizioni rispetto a quelle di mercato;
  • per gli istituti finanziari, la condivisione del rischio col fondo di garanzia, che di fatto riduce il rischio e favorisce la crescita della concessione di credito da parte del settore privato.
Svantaggi dei fondi di garanzia:
  • Non concedono contributi e finanziamenti in denaro, essi sono lasciati alla libera contrattazione delle parti e quindi alle normali regole di mercato, col rischio che le condizioni richieste sul finanziamento rimangano onerose.
 

Fondi rotazione

FONDI ROTAZIONE
DEFINIZIONE Sono strumenti di sostegno finanziario. Tali fondi sono detti rotativi perché vengono alimentati, oltre che dagli stanziamenti pubblici, anche dalle somme restituite ciclicamente dai soggetti beneficiari.
CARATTERISTICHE
  • Le risorse finanziarie di cui essi sono dotate vengono utilizzate permanentemente nel tempo in quando, man mano che i beneficiari restituiscono il capitale che hanno ricevuto, questo tornerà disponibile nelle casse del fondo e potrà essere riutilizzato per finanziare nuovi programmi di intervento.
  • Generalmente i finanziamenti richiesti dai soggetti beneficiari del fondo di rotazione sono coperti per una determinata quota percentuale dal fondo stesso, senza la corresponsione di nessuna quota interessi, e la restante parte viene concessa dagli istituti finanziari alle normali condizioni di mercato (quota capitale più quota interessi).
APPLICABILITÀ Non sono previste limitazioni di carattere generale, si consiglia di consultare direttamente i regolamenti dei Fondi interessati e i soggetti finanziatori.
APPROFONDIMENTI Esistono fondi che svolgono contemporaneamente la funzione di fondi di rotazione e fondi di garanzia, soprattutto quando si cerca di promuovere interventi innovativi o poco conosciuti agli istituti di credito; essi sommano i benefici dei due strumenti e alle disponibilità iniziali si aggiungono le quote restituite dai beneficiari, che liberano altre somme impiegabili per la concessione di nuove garanzie. Vantaggi dei fondi di rotazione:
  • autoalimentazione del fondo attraverso il rimborso delle rate a beneficio di un più ampio numero di richiedenti;
  • Non concedono finanziamenti a fondo perduto, che sono un costo secco per lo Stato e non alimentano il tessuto produttivo nazionale ma premiano le migliori realtà produttive.
  • Rispetto ai contributi in conto capitale, sono meno esposti agli usi illeciti,
Svantaggi dei fondi di rotazione:
  • coprono solo parte del finanziamento richiesto, la parte restante è lasciata alla libera contrattazione delle parti e quindi alle normali regole di mercato. Può dunque accadere che, riducendosi l'esposizione al rischio, le banche prestino minore attenzione alla solvibilità del richiedente ma anche che le condizioni richieste sulla parte di finanziamento bancario rimangano onerose.
 
 
Un esempio concreto sui fondi di garanzia sono alcuni dei meccanismi messi a punto dalla BEI:
  • Jessica, dedicato all'efficientamento energetico in senso lato (non solo edifici ma anche illuminazione pubblica, mobilitò sostenibile, ecc.);
  • Elena che invece finanzia l'assistenza tecnica per interventi di efficientamento energetico e richiede dimensioni dell'investimento minime elevate (> 50 Ml di euro) e prevede un Leverage Factor (il costo dell'investimento da sostenere deve essere di almeno 25 volte l'importo del contributo Elena).
 

Promozione e partecipazione a E.S.Co.

 

Esistono casi di promozione e partecipazione ad E.S.Co. pubbliche che hanno come obiettivo l'implementazione a livello nazionale dei "Contratti di Rendimento Energetico, sviluppando e applicando il know-how necessario e trasferendolo alla Pubblica Amministrazione locale, stimolando lo sviluppo del mercato delle E.S.Co, ricercando e utilizzando le più innovative tecnologie per ottenere l'efficienza energetica.

 

Finanziamento TEE

Finanziamento TEE
DEFINIZIONE Attraverso la realizzazione di un intervento che consegue un incremento di efficienza energetica è possibile accedere al sistema dei "Tiitoli di Efficienza Energetica" (TEE) - detti anche "certificati bianchi" - e in tal maniera ottenere un contributo finanziario con cui coprire in tutto o in parte le spese di realizzazione dell'intervento stesso.
CARATTERISTICHE Possono usufruirne:
  • Soggetti obbligati, come i grandi distributori di energia;
  • Società operanti nel settore dei servizi energetici (E.S.Co),
  • Imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici;
  • Enti pubblici, purché siano dotati di un sistema di gestione dell'energia certificato in conformità alla norma ISO-50001.
I TEE sono emessi dal GME – Gestore dei Mercati Energetici, che ne gestisce anche la compravendita. I distributori di energia elettrica e di gas naturale possono infatti conseguire gli obiettivi di incremento di efficienza energetica sia attraverso la realizzazione di progetti di efficienza energetica e la conseguente emissione dei TEE, sia acquistando TEE da altri soggetti. E.S.Co, enti pubblici e altre imprese non aventi obbligo di conseguire risparmi energetici, possono accedere al mercato dei TEE rivendendo i propri titoli con la possibilità di realizzare profitti.
APPLICABILITÀ Tra gli interventi di efficientamento validi per il riconoscimento di TEE si ricordano per l'ambito civile:
  • interventi su impianti di generazione di calore/freddo per climatizzazione e produzione di acqua calda;
  • Sostituzione degli impianti di illuminazione con nuovi impianti efficienti o rifacimento completo degli esistenti;
  • Applicazione di dispositivi per l'efficientamento di impianti esistenti;
  • interventi sull'involucro edilizio;
  • interventi su piccoli sistemi di generazione elettrica e cogenerazione;
  • Interventi su attrezzature ICT di largo consumo ad alta efficienza.
APPROFONDIMENTI L'acquisto e/o la vendita di Titoli di Efficienza Energetica (TEE) può avvenire mediante:
  1. Negoziazioni sul Mercato TEE gestiti dal GME;
  2. Negoziazioni esclusivamente di tipo bilaterale al di fuori del mercato TEE (Registro TEE), per le quali non è richiesta l'iscrizione al Mercato.
 

Concessioni di servizi

CONCESSIONI DI SERVIZI
DEFINIZIONE E' un contratto che presenta le stesse caratteristiche di un appalto pubblico di servizi, ad eccezione del fatto che il corrispettivo della fornitura di servizi consiste unicamente nel diritto di gestire i servizi o in tale diritto accompagnato da un prezzo.
CARATTERISTICHE Il servizio, reso direttamente a favore della pubblica amministrazione concedente, prevede il trasferimento in capo al concessionario della responsabilità della gestione, (da intendersi come assunzione del rischio) che dipende direttamente dai proventi che il concessionario può trarre dalla utilizzazione economica del servizio.
APPLICABILITÀ Consultare art.30 del Codice degli Appalti Pubblici.
APPROFONDIMENTI Il contratto di Concessione di Servizi è disciplinato all'Art. 30 del Codice degli Appalti pubblici e all'art.278 del Regolamento di attuazione del Codice.
Il Contratto, come anticipato, è caratterizzato da una netta prevalenza della componente gestionale, sia in termini economici, che in termini funzionali, a differenza della componente progettuale e realizzativa, che si pone come componente accessoria alla prestazione del servizio.
Al fine di garantire l'equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa, la durata dei contratti di Concessione hanno solitamente scadenze a lungo termine (anche 30 ani). L'affidamento in Concessione di un Servizio avviene tramite procedura di gara sulla base di uno studio di fattibilità proposto dall'operatore economico interessato e contenente:
  • Una relazione illustrativa delle opere e degli impianti da realizzare;
  • Una bozza di convenzione;
  • Il business-plan che mostri la sostenibilità economico-finanziaria dell'iniziativa;
  • Un'indicazione delle garanzie offerte dal promotore all'Amministrazione;
  • Le caratteristiche del servizio e della gestione.
 

Fondi da terze parti

E.S.Co.

E.S.Co.
DEFINIZIONE Le E.S.Co. sono società che offrono servizi integrati volti al raggiungimento dell'efficienza energetica. Per servizi integrati si intendono differenti forme di intervento che seguono tutto il ciclo di vita dell'intervento con campi applicativi che spaziano da quelli di natura puramente tecnica realizzativa a quelli di carattere manageriale e finanziario.
CARATTERISTICHE La lista dei servizi offerti comprendono solitamente:
  • progettazione tecnica e l'installazione di tecnologia energicamente efficiente;
  • Studi di razionalizzazione nell'uso dell'energia;
  • La fornitura di energia;
  • Studi di misura e verifica dei risultati;
Le E.S.Co. sottoscrivono con il cliente un Performance Contract: questo lega la remunerazione della E.S.Co. alle performance in termini di risparmio che l'intervento sarà capace di produrre. Esse operano con il cliente collocandosi nella demand side management, condividendo gli obiettivi e rispondendo alla necessita di redditività e carenza di fondi del sistema.
 
Figura 2: Costi complessivi pre e post intervento dell' E.S.Co
 
A partire dalla distinzione tra "fornitura di energia" e "fornitura di risparmio energetico", si delineano due modelli differenti di business adottabili dalle ES.Co:
  1. Contratto di Servizio Energia (Energy Supply Contracting), è relativo all'efficiente fornitura di energia utile, quale quella che può essere prodotta da pompe di calore, impianti solari e fotovoltaici, impianti di cogenerazione, impianti di teleriscaldamento, ecc…Il parametro di misurazione di tale contratto è il MWh.
  2. Contratto di Rendimento energetico (Energy Performance Contracting), ha per oggetto la riduzione finale dei consumi energetici attraverso delle azioni, degli strumenti e dei comportamenti che provengono dalla domanda, ossia dal proprietario/conduttore dell'immobile, attraverso l'utilizzo di impianti a basso consumo, opere di isolamento dell'immobile e comportamenti mirati degli utilizzatori finali.
APPLICABILITÀ Non sono previste limitazioni di carattere generale, si consiglia di consultare direttamente le E.S.Co interessate.
APPROFONDIMENTI Sia il Contratto di rendimento energetico, che il Contratto di servizio energia si basano su due principali modalità per assicurare i potenziali risparmi di energia e quindi di costo:
  • Shared savings: la E.S.Co. fornisce tutti i capitali necessari per fronteggiare l'investimento di efficientamento energetico "chiavi in mano" (prendendoli a sua volta in prestito da istituti di credito o da investitori). Il proprietario/utilizzatore dell'immobile, non assume rischi, ha solo l'obbligo di ripagare alla ESCo una definita quota di risparmio che esso realizzerà a fronte dell'investimento effettuato. La ESCo assume il rischio del credito insieme al rischio della prestazione (risultato) energetico. Questo è il modello originario, poi superato, avviato nei primi periodi di sviluppo del mercato dei Contratti di Rendimento Energetico (in particolare negli Stati Uniti). Il principale limite di tale forma contrattuale sta nella limitatezza di accesso alle risorse finanziarie da parte delle piccole e medie ESCo.
  • Guaranteed savings: (forma contrattuale ampiamente maggioritaria sui mercati maturi): in questa forma contrattuale è il proprietario/utilizzatore immobiliare a richiedere un separato finanziamento o leasing (come si vedrà nei paragrafi successivi) con la piena obbligazione alla sua restituzione. Questa obbligazione è supportata in termini di garanzia dal contrato con la ESCo che garantisce il risparmio dei costi energetici, ossia dalla dimostrazione che il cash flow generato dai risparmi sarà in grado di ripagare le rate del finanziamento o del leasing ottenuto. In questo caso si suddividono i rischi: quello di mercato e del debito rimane in capo al proprietario/utilizzatore immobiliare, il rischio della prestazione (risultato) in capo alla ESCo, e il rischio del credito in capo all'istituto finanziatore.
Esistono inoltre altre varianti a queste principali formule contrattuali che vengono determinate in funzione dell'allocazione dei rischi tra i diversi soggetti coinvolti e dalle modalità della restituzione del finanziamento, come ad esempio il first out che prevede che tutti i risparmi provenienti dall'investimento di efficientamento energetico vengano utilizzati per restituire gli interessi e il capitale del finanziamento acceso per l'investimento fino alla completa restituzione, oppure il chuffage contract o contract for energy management che prevede a parità di costi di energia sostenuti, l'offerta di un migliore servizio energetico, (durata contrattuale di almeno 20-30 anni).
 

Project Financing

PROJECT FINANCING
DEFINIZIONE Tecnica finanziaria innovativa volta a rendere possibile il finanziamento di iniziative economiche sulla base della valenza tecnico-economica del progetto stesso piuttosto che sulla capacità autonoma di indebitamento dei soggetti promotori dell'iniziativa
CARATTERISTICHE Il progetto viene valutato dai finanziatori principalmente per la sua capacità di generare flussi di cassa, che costituiscono la garanzia primaria per il rimborso del debito e per la remunerazione del capitale di rischio.

La fase di gestione dell'opera costituisce elemento di primaria importanza, in quanto soltanto una gestione efficiente e qualitativamente elevata consente di generare i flussi di cassa necessari a rimborsare il debito e remunerare gli azionisti.

La realizzazione di un'operazione di Project Financing può essere generalmente disaggregata in tre specifiche fasi:
  1. Progettazione e costruzione: in questa fase i soggetti finanziatori mettono progressivamente a disposizione del Progetto le risorse finanziarie necessarie alla sua realizzazione.
  2. Start-up: in questa fase si verifica se il Progetto è stato realizzato secondo i tempi e le modalità previste e, pertanto, di generare i flussi di cassa necessari a rimborsare i debiti contratti con i soggetti finanziatori.
  3. Gestione operativa: una volta completata la fase di start-up, il Progetto inizia a generare i flussi di cassa necessari a rimborsare i finanziamenti. E' in questa fase che potrà essere realmente verificata la capacità del Progetto di far fronte ai finanziamenti contratti per la sua realizzazione attraverso il flusso di cassa generato.
APPLICABILITÀ Da valutare caso per caso, in accordo col soggetto finanziatore
APPROFONDIMENTI Da un punto di vista strettamente finanziario è possibile classificare le strutture di Project Financing in funzione della tipologia di rivalsa dei soggetti finanziatori sugli azionisti della Società di Progetto:
  • operazioni "senza rivalsa" (without recourse): è esclusa la rivalsa dei finanziatori sugli azionisti; in questo caso le banche operano secondo logiche non tradizionali accollandosi rischi vicini a quelli imprenditoriali, alternativamente, esistono soggetti terzi che forniscono singolarmente o in modo combinato appropriate garanzie;
  • operazioni con "rivalsa limitata" (limited recourse): la rivalsa dei finanziatori sugli azionisti è limitata nel tempo, nell'ammontare, nella qualità;
  • operazioni con "rivalsa piena" (total recourse): rivalsa totale dei finanziatori sugli azionisti della Società di Progetto.
 

Leasing finanziario operativo e lease-back

LEASING FINANZIARIO OPERATIVO E LEASE-BACK
DEFINIZIONE É un contratto con cui si regola il godimento dell'uso di un bene per un certo periodo di tempo e non il mero possesso. Nel caso specifico di contratti energetici si tratta degli investimenti nelle misure di riduzione e conservazione dell'energia e di fornitura degli impianti necessari.
CARATTERISTICHE Con il contratto di leasing, un soggetto (locatore o concedente) concede ad un altro (utilizzatore) il diritto di utilizzare un determinato bene a fronte del pagamento di un canone periodico. Alla scadenza del contratto è prevista per l'utilizzatore la facoltà di acquistare il bene stesso, previo l'esercizio dell'opzione di acquisto, con il pagamento di un prezzo (prezzo di riscatto).
APPLICABILITÀ Da valutare caso per caso, in accordo col soggetto finanziatore.
APPROFONDIMENTI Esistono differenti tipologie di leasing:
  • leasing finanziario: è contraddistinto dall'esistenza di un rapporto trilaterale in quanto vi intervengono tre soggetti: il locatore, che svolge l'attività di intermediario finanziario ossia è colui che acquista il bene dal fornitore e lo da in leasing all'utilizzatore; l'utilizzatore o locatario che utilizza il bene (che può essere la ESCo o il proprietario/utilizzatore immobiliare); il fornitore, cioè colui che fornisce al locatore il bene strumentale (o l'immobile) che sarà utilizzato dall'utilizzatore. L'utilizzatore assume tutti i rischi e le responsabilità per l'uso del bene.
  • leasing operativo, il bene può venire concesso in godimento dal costruttore del bene stesso all'utilizzatore/conduttore (rapporto bilaterale). Differentemente, il rapporto può essere trilaterale quando la proprietà si trasferisce dal fornitore ad una società finanziaria nel momento della stipula ed il fornitore del bene si impegna ad riacquistare il bene al termine della locazione tramite la sottoscrizione di un patto di riacquisto. Per questa forma di leasing operativo solitamente non si hanno né trasferimenti dei rischi a carico del locatario o utilizzatore né previsione dell'opzione di riscatto.
  • lease-back (anche sale and lease-back) è una particolare forma di finanziamento di un soggetto che consiste in un contratto di vendita di un bene stipulato tra il soggetto che lo possiede e l'istituzione finanziaria che contestualmente lo assegna in locazione finanziaria (o leasing finanziario) al cedente il bene stesso; il cedente pertanto si trasforma da proprietario del bene ad utilizzatore.. Il lease-back consente all'alienante di liberare capitali altrimenti immobilizzati in mezzi aziendali ottenendo liquidità pur conservandone l'utilizzo contro la corresponsione all'istituto erogante il leasing dei canoni mensili. Tipici esempi di contratti di lease-back possono essere in particolare la cessione dei immobili o di impianti produttivi, in tal senso è possibile ricomprendere gli investimenti di efficientamento energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili.
 

Forfaiting

FORFAITING
DEFINIZIONE Ampiamente diffuso nel commercio internazionale, il forfaiting - termine che trae origine dal francese "à forfait" (contrattazioni a prezzo globalmente predeterminato) - costituisce una tecnica di finanziamento dei crediti a medio termine nata e sviluppatasi soprattutto nel settore dell'esportazione di beni strumentali. Nella fattispecie si concreta sostanzialmente in una cessione pro soluto a un istituto specializzato (detto forfaiter) di titoli di credito.
CARATTERISTICHE Applicato al campo energetico, permette la vendita ad una istituzione finanziaria del cash flow di un progetto di efficientamento energetico futuro. Questo tipo di meccanismo finanziario aiuta a superare i problemi di bilancio e la ripartizione dei rischi all'interno di progetti di investimento energetici.
APPLICABILITÀ Da valutare caso per caso, in accordo col soggetto finanziatore
 
 

Crowdfunding


Per Crowdfunding (CF) si intende un processo di finanziamento collettivo, tramite il quale più perso- ne contribuiscono con somme di denaro di varia entità a un progetto o a un’iniziativa di cui si fanno sostenitori. Si distingue dal fundraising per le caratteristiche di partecipazione attiva, trasparenza (dal momento che si sviluppa prevalentemente sul web) e ricompensa che si riceve in cambio. Il concetto di base è quello della long tail. Il vero potenziale del CF sta nella capacità di far leva sulla saggezza della folla e creare una comunità di individui emotivamente e intrinsecamente motivati ad avviare un vero cambiamento.

Esistono quattro diversi modelli di piattaforma di CF:

  • reward - based -> in cui i soggetti che decidono di elargire una donazione per la realizzazione di un progetto ricevono in cambio una ricompensa o un premio, sia materiale (es: il prototipo del prodotto) sia intangibile (es: un ringraziamento sul sito web di riferimento). Qualora non venga raggiunto il target entro il termine stabilito, le somme già raccolte possono o meno essere restituite ai donatori. Più dei due terzi delle piattaforme esistenti al mondo sono di questo tipo;
  • equity - based -> basate sui tipici modelli di investimento azionario. Si definisce una cifra tar- get di riferimento che viene poi divisa in parti uguali, offerte come azioni a un prezzo deter- minato;
  • lending - based -> ovvero forme di prestito motivate da incentivi filantropici o di sponsoriz- zazione, da privati verso altri privati (P2P) o altre imprese (P2B). Le somme devono essere restituite a un tasso di interesse più conveniente rispetto al prestito tradizionale;
  • donation - based -> ovvero donazioni per motivi filantopici.

I costi dovuti alle commissioni riconosciute alle piattaforme possono variare dal 2% al 25% anche in funzione del raggiungimento del budget. Per una corretta applicazione del CF occorre definire preliminarmente la strategia, la campagna di comunicazione, gli obiettivi, il target e i tempi. È inoltre necessario scegliere attentamente piattaforma e ricompense.
Riguardo il modello di governance, gli stakeholder coinvolti sono i proprietari della piattaforma, i finanziatori, i proponenti del progetto e la popolazione che usufruisce dei risultati del progetto.
Il promotore di un progetto definisce le caratteristiche dello sviluppo della propria idea e sceglie il tipo di piattaforma tramite cui raccogliere fondi. In accordo con la stessa, si definiscono poi la somma target che si vuole raggiungere e l’orizzonte temporale di riferimento. Inoltre si stabilisce la tipologia di rendimento o ricompensa per gli investitori. Una volta raggiunto il target, i partecipanti ottengono la loro ricompensa. La piattaforma agisce dunque da intermediario, raccogliendo i fondi e distribuendoli al proponente, trattenendo una provvigione o una quota variabile del denaro raccolto.